Aggiungi un Posto a Tavola al Teatro della Luna dal 6 marzo al 31 marzo. Scritta da Garinei e Giovannini con Jaja Fiastri (tre protagonisti insuperati di un’epoca leggendaria per il teatro italiano), la commedia musicale è liberamente ispirata a “After Me The Deluge” di David Forrest, con le musiche del M° Armando Trovajoli. Ad eseguirle, in questa nuova produzione in scena dal 6 al 31 marzo, un’orchestra dal vivo.
(foto Massimiliano Fusco)
La regia originale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini è ripresa da Gianluca Guidi, anche protagonista nel ruolo di Don Silvestro.
Lo spettacolo è una produzione di Alessandro Longobardi per Officine del Teatro Italiano, in collaborazione con Viola Produzioni.
Uno spettacolo nato da una intuizione di Jaja Fiastri
«Un prete che riceveva una telefonata da Dio – spiegò la Fiastri – mi sembrò un bellissimo motore per mandare avanti una storia».
Siamo nella metà degli anni Settanta e in un clima di recessione economica esplode la violenza criminale e politica. È in questo contesto sociale che prende vita Aggiungi un Posto a Tavola, nato da una felice intuizione di Jaja Fiastri che trovò lo spunto in un libro comprato in una bancarella della Stazione Termini con una copertina che la colpì: c’era un giovane prete con i capelli biondi e lunghi, con una faccia simpatica.
Si intitolava “Dopo di me il diluvio”, scritto da David Forrest. La Fiastri ne parlò con entusiasmo a Garinei e Giovannini e insieme coinvolsero il Maestro Trovajoli.
«All’epoca volevo andarmene in barca come Ulisse – raccontò Trovajoli – non avevo voglia di scrivere musica. Garinei venne a casa mia e mi disse:
“Ho un capoverso che forse ti può interessare che recita in questo modo: Aggiungi un posto a tavola / che c’è un amico in più / se sposti un po’ la seggiola / stai comodo anche tu…”.
Il giorno dopo gli ho dato il motivo con tutto lo sviluppo, da capo a fondo. Tieni, Pietro, questo se vuoi te lo regalo, facci quello che ti pare perché io la commedia non la scrivo. E qui comincia il solito tira e molla tra me, Pietro (Garinei) e Sandro (Giovannini). In poche parole, il lunedì eravamo tutti al lavoro dentro al Sistina».
Un successo in tutto il mondo

Foto di scena al Teatro Sistina di Roma – “Aggiungi un posto a tavola” con Johnny Dorelli, Bice Valori, Paolo Panelli, Ugo Maria Morosi e Daniela Goggi.
Foto di Guglielmo Coluzzi, stagione 1974/75.
FONDO COLUZZI, Bottega della Memoria; Fiuggi.
Aggiungi un Posto a Tavola è stato rappresentato per la prima volta nel 1974, ed è considerato un classico della storia del teatro italiano. Da 40 anni viene rappresentata in tutto il mondo: un successo senza precedenti, con centinaia di migliaia di spettatori entusiasti, affermandosi anche sulla scena internazionale con oltre 30 edizioni e circa 15 milioni di spettatori in Inghilterra, Austria, Cecoslovacchia, Portogallo, Spagna, Russia, Ungheria, Messico, Argentina, Cile, Brasile, Venezuela, Finlandia, Germania.
La nuova produzione
In questa nuova edizione ogni ingrediente (copione, scenografia, costumi) è riproposto con il rispetto filologico della prima edizione con Johnny Dorelli, ma allo stesso tempo con nuova vita e freschezza.
Gianluca Guidi cura la messa in scena dello spettacolo avvalendosi di un eccellente cast creativo composto dal mitico coreografo Gino Landi, assistito da Cristina Arrò; dal direttore musicale Maurizio Abeni, già assistente di Armando Trovajoli, che dirige l’orchestra dal vivo di 16 elementi, rinfrescando lo spartito originale con alcune sfumature che il Maestro Trovajoli aveva studiato per l’edizione del West End.
Nel team lo scenografo Gabriele Moreschi, che ha adattato il progetto originale di Giulio Coltellacci della celebre e ingegnosa scenografia, con il doppio girevole concentrico (“per negare alla mente dello spettatore la possibilità di una pausa”, scriveva Franco Quadri su Panorama) e la grande arca. La costumista Francesca Grossi, che ha adattato i disegni originali dei raffinati costumi dalle tinte pastello, sempre di Coltellacci.
Il disegno luci è di Umile Vainieri; il disegno fonico è di Emanuele Carlucci; la realizzazione dei contributi video è di Claudio Cianfoni.
La scena è stata realizzata dalla scenotecnica di Mario Amodio, che fu il costruttore nella prima edizione, e da Antonio Dari per la parte meccanica. I costumi sono della Sartoria Brancaccio.
I protagonisti
Gianluca Guidi, erede legittimo del padre Johnny Dorelli protagonista della prima edizione, torna anche a vestire la tonaca del parroco Don Silvestro (come nel 2009), alle prese con un’Arca da costruire e la sua favola che parla d’amore e di accoglienza.
Guidi, all’epoca della prima rappresentazione era un bambino di 7 anni, ricorda che alla prima al Sistina sedeva in platea osservando il padre sul palco: “… si aprì il sipario la voce di Dio cominciò a parlare e dal palcoscenico arrivò un’ondata di profumi e note… e fu subito magia…”
“La voce da lassù” sarà quella, inconfondibile, di Enzo Garinei, dopo ben 500 repliche come Sindaco Crispino.
Emy Bergamo, dopo l’interpretazione di Rosetta in “Rugantino” e Adelina in “E… se il tempo fosse un gambero?” è Consolazione. Crispino è interpretato da Marco Simeoli, che nella quinta edizione aveva già recitato a fianco di Gianluca Guidi come Toto, il cui ruolo viene oggi affidato al giovane e brillante Piero Di Blasio. Nel ruolo di Clementina la giovanissima Camilla Nigro, mentre Ortensia, moglie di Crispino, è interpretata da Francesca Nunzi. L’ensemble è composto da 17 artisti, cantanti, ballerini.
La trama
La storia, liberamente ispirata a “After me the deluge” di David Forrest, narra le avventure di Don Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che riceve un giorno un’inaspettata telefonata: Dio in persona lo incarica di costruire una nuova arca per salvare sé stesso e tutto il suo paese dall’imminente secondo diluvio universale.
Il giovane parroco, aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa, nonostante l’avido sindaco Crispino tenterà di ostacolarlo in ogni modo e l’arrivo di Consolazione, donna di facili costumi che metterà a dura prova gli uomini del paese (ma che si innamorerà di Toto e finirà per sposarlo).
Giunto il momento di salire sull’arca, un cardinale inviato da Roma convince la gente del paese a non seguire Don Silvestro, accusandolo di pazzia. Così, sull’arca, sotto il diluvio, si ritrovano solo lui e Clementina, la giovane figlia del sindaco e di lui da sempre innamorata.
Il giovane curato decide però di non abbandonare il suo paese e i suoi amici. Dio, vedendo fallire il suo progetto, fa smettere il diluvio.
Per brindare al lieto fine Don Silvestro aggiunge un posto a tavola per… Lui!
Dopo il successo ottenuto con Rapunzel il musical (2014) [QUI], Sister Act il musical (2015), Peter Pan il musical (2016), L’ultima strega (2016), E… se il tempo fosse un gambero? (2016), La Regina di Ghiaccio il musical (2017) [-> RECENSIONE QUI], Alessandro Longobardi conferma la qualità e l’efficienza del polo produttivo coordinato da Carlo Buttò.
Link utili
Sito ufficiale: www.aggiungiunpostoatavola.com
Pagina Facebook: aggiungiunpostoatavola
Info utili
Durata spettacolo: 3 ore circa (intervallo compreso)
Date e orario spettacolo: dal 6 al 31 marzo – Mercoledì 6 marzo – Giovedì – Venerdì ore 20.45 | Sabato ore 15.30 e 20.45 | Domenica ore 15.30 |
Ufficio Gruppi Teatro della Luna: tel. 02 48857 333 – e-mail ufficiogruppi@teatrodellaluna.com | CST Centro Servizi Teatrali Milano – Ufficio Gruppi e Convenzioni: tel. 02 36528886 – mob. 388 0970397 – www.cst-milano.com – e-mail info@centroserviziteatrali.it