Note di regia
di Giorgio Gallione
Molto metodo e tanta follia. Ecco gli Oblivion.
Cinque straordinari “filosofi assurdisti”, cinque rigorosi fantasisti (“l’immaginazione è più importante della conoscenza”, insegna Einstein), cinque ricercatori teatrali che usano il Comico come esercizio di intelligenza critica, di irriverenza; un’arma radiografica, acuminata e gentile, per togliere polvere e noia dal palcoscenico. Cinque instancabili contaminatori, cinque sorridenti secchioni (per questa Bibbia “riveduta e scorretta” hanno studiato più di tanti seminaristi e teologi…), portatori sani di leggerezza (che non è futilità) e di rigore.
Perché per rovesciare il senso occorre prima provare a capirlo.
Il teatro degli Oblivion è polifonico, meticcio, seriamente ridicolo, onnivoro, citazionista, ma sempre personalissimo. Sanno usare la leggerezza (che non è futilità…) come ricerca della precisione, della sintesi, dell’agilità, della rapidità di pensiero e azione teatrale.
Essere loro complice in questo viaggio biblico è euforico e mai prevedibile. Significa provare a raccontare “la storia delle storie” entrando in un universo surreale, musicale e pittorico che, come tutti i veri creatori/creativi, cerca di mettere ordine nel Caos. In questo caso, da un bislacco Big Bang a un novello Jesus Christ Superstar rapper e alieno.
Note musicali
di Lorenzo Scuda
Scegliere di fare un musical originale, smettendo così di massacrare le canzoni degli altri è stata una scelta scellerata. Ma era giunto il momento di mettere sul tavolo anche noi i nostri pezzi, in modo che qualcuno potesse a sua volta massacrarli, un giorno. È una questione di sportività.
La sfida è quella che il pubblico non senta la mancanza dei nostri centoni ma contiamo che siano troppo presi dall’indignazione per il vilipendio alla religione per accorgersi del cambiamento.
Detto ciò, ci siamo trovati a discutere che genere di Musical fare. Non trovando un accordo, abbiamo deciso di farli tutti. Complice anche il fatto che con le basi musicali puoi permetterti di avere sonorità che variano da Vivaldi ai Rammstein, abbiamo deciso di omaggiare tutto lo scibile della storia del Musical, dagli anni 20 ad oggi.
Ogni scena ha un suo mondo musicale, un suo sound di riferimento. Citazioni e richiami a Cole Porter, Stephen Sondheim, Lloyd-Webber, al musical Hamilton, in un Trivial Pursuit completamente inutile in cui dare sfoggio di tutta la propria saccenza.
La produzione dei pezzi è stata mastodontica. Ventidue canzoni originali. Ghironde, Zampogne, Chitarre Heavy Metal, Groove Elettronici, Orchestra Sinfonica, Orchestra Barocca con Basso Continuo, Jazz Big Band, Campionamenti di frammenti di altri musical. Tutto pur di non lavorare.
L’obiettivo a breve termine ora è imparare a fingere di saper ballare.
L’obiettivo a medio termine è esportare lo spettacolo all’estero: mandare 5 ragazzini bravi in giro a farlo e noi 5 stare a casa a guardare i bonifici che arrivano.
Quello a lungo termine è andare in paradiso perché l’inferno sarà pieno di bigotti e sarà una noia mortale.
La Bibbia riveduta e scorretta
produzione AGIDI
con Gli OBLIVION:
GRAZIANA BORCIANI
DAVIDE CALABRESE
FRANCESCA FOLLONI
LORENZO SCUDA
FABIO VAGNARELLI
testi DAVIDE CALABRESE, LORENZO SCUDA, FABIO VAGNARELLI
musiche LORENZO SCUDA
scene e costumi GUIDO FIORATO
luci ALDO MANTOVANI
coreografie FRANCESCA FOLLONI
regia GIORGIO GALLIONE
Sito web: www.oblivion.it
Profili social: https://www.facebook.com/pages/Oblivion – https://twitter.com/Oblivionshow
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