Debutto di The Boys In The Band. Prima a Milano, poi in tour nel 2019-2020

[ MILANO - SPAZIO TEATRO 89 - DAL 13 AL 19 GIUGNO ] 

Il prossimo 13 giugno ci sarà il debutto di The Boys In The Band, una novità assoluta per i palcoscenici italiani, che sarà poi in tour nella stagione 2019-2020.

The Boys In The Band è un’opera teatrale del commediografo americano Mart Crowley, diventata manifesto del Movimento stesso. Il suo debutto in Italia coincide con il cinquantesimo anniversario della nascita del Movimento LGBT (giugno 1969, New York, Greenwich Village).

Lo spettacolo può essere visto come una pietra miliare della storia del teatro il cui testo viene, per la prima volta, proposto al pubblico italiano grazie alla traduzione e all’adattamento di Costantino della Gherardesca che lo produce accanto a Giorgio Bozzo, il regista.

Le vicissitudini americane

The Boys In The Band andò in scena per la prima volta al Theatre Four di NY il 14 aprile del 1968 e, contro ogni previsione, rimase in cartellone per 1001 repliche fino al 6 settembre del 1970, divenendo così un punto di riferimento, un luogo di ispirazione per le grandi battaglie del Movimento omosessuale americano che ebbero inizio nel 1969.

Un vero e proprio fenomeno di costume, uno spettacolo precursore dei tempi in grado non solo di anticipare il fermento della comunità Lgbt, ma anche di travalicare gli anni ed essere oggi più che mai un’opera di strettissima attualità.

Nel 1970 la commedia divenne un film per la regia di William Friedkin che in Italia fu tradotto con il titolo “Festa di compleanno per il caro amico Harold”.

In occasione del cinquantesimo anniversario della commedia (1968-2018) lo sceneggiatore e regista americano Ryan Murphy ha riportato in scena a New York The Boys In The Band con un cast stellare tra cui Jim Parsons, Zachary Quinto e Matt Bomer.

Uno spetacolo dal finale rivelatorio

Costantino della Gherardesca descrive così The Boys In The Band:

“Un testo pieno di vita e molto divertente da tradurre, le battute hanno saputo resistere al passare del tempo.
La trama è ricca di sorprese, aggancia l’attenzione dello spettatore e lo trascina come un fiume in piena verso un finale rivelatorio che lascia senza fiato.
I ragazzi di Crowley sono personaggi in cerca di emancipazione e di liberazione sessuale, eroi che lottano con le proprie nevrosi prima ancora che con una società che non li tollera. Sono personaggi complessi, non sono semplici maschere. Per quanto non facciano nulla per farsi amare è difficile non provare una profonda empatia nei loro confronti”.

Le parole del regista

Inseguo il sogno di mettere in scena in Italia The Boys In the Band da tantissimi anni, ma adesso è diventata per me quasi un’urgenza – dichiara il regista e coproduttore Giorgio Bozzo – The Boys è un vero documento storico, che racconta la realtà delle persone omosessuali prima della loro lotta di emancipazione.

È un testo che non serve solo a ricordare come eravamo, ma che riesce a far capire come si potrebbe tornare ad essere. Per questo, ben lungi dall’essere una pièce datata, The Boys ha oggi più che mai una forza di racconto e di motivazione per tutti coloro che hanno lottato e lottano per i diritti civili della comunità Lgbt, proponendosi come antidoto contro ogni tentativo di restaurazione e di oscurantismo. Una divertentissima pièce per tutti, che spero possa essere vista soprattutto dai più giovani.

La trama

The Boys In the Band è ambientata in un appartamento all’altezza della 50esima strada a New York, dove un gruppo di amici omosessuali ha organizzato la festa di compleanno per uno di loro, Harold, che compie 32 anni. Tutto inizia con l’arrivo di Michael, il padrone di casa e man mano degli altri invitati: Donald, Larry, Hank, Bernard, Emory. A sorpresa però si presenta anche Alan, vecchio amico dei tempi del college di Michael, che dice di aver disperata necessità di parlare con lui. Alan rimane coinvolto, suo malgrado, in un crescendo di bevute, screzi, battute pesanti che culminano con l’arrivo di un giovane midnight cowboy assoldato come “regalo di compleanno” e infine Harold, il festeggiato. Al culmine della serata Michael costringe i suoi ospiti a prendere parte ad una sorta di “gioco della verità” che si rivela brutale per molti di loro.

La versione italiana

Nella nuova versione di Costantino e Giorgio Bozzo, si è mantenuta intatta quella girandola di stati d’animo che ha segnato la cifra – e il successo – dell’originale.

Una commedia estremamente ironica e divertente caratterizzata da un ritmo incessante di battute – che non mancano di essere spesso feroci e spiazzanti – intercalato da momenti poeticamente drammatici. Amici che frugano l’uno nella vita degli altri, che alzano veli, che dicono l’indicibile, con cinismo, con sarcasmo, ma non senza amore e, in fondo, con la speranza di portarsi in salvo, tutti.

Il cast

Prima di iniziare il tour teatrale in tutta Italia nella stagione 2019/2020, The Boys in the Band debutterà allo Spazio Teatro 89 di Milano dal 13 giugno al 19 giugno con un cast di attori giovani e di grande talento: Francesco Aricò – Michael, Gabrio Gentilini – Donald, Ettore Nicoletti – Hank, Federico Antonello – Larry, Angelo di Figlia – Emory, Michael Habibi Ndiaye – Bernard, Samuele Cavallo – Alan, Yuri Pascale Langer – Cowboy, Paolo Garghentino – Harold.

THE BOYS IN THE BAND

L’opera teatrale manifesto del movimento gay debutta per la prima volta in Italia

Tradotta e adattata da
COSTANTINO DELLA GHERARDESCA
Per la regia di GIORGIO BOZZO

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Fondatrice del blog di teatro "Vista Sul Palco". È laureata con Lode in Musicologia (Università degli Studi di Pavia) con specializzazione in teatro musicale contemporaneo (titolo della tesi: Jesus Christ Superstar: genesi, critiche e analisi dell'Opera Rock), ha conseguito un Master in Marketing per le Imprese di Arte e Spettacolo presso l'Università Cattolica di Brescia. È redattrice per testate di cultura e spettacolo e ha collaborato con alcune realtà teatrali cittadine per la comunicazione e la promozione di eventi: tra queste Teatro PalaBrescia (poi PalaBanco di Brescia e ora GranTeatro Morato) e Residenza Idra (Spazio TeatroIdra). Ha scritto per testate giornalistiche del settore economico-culturale, occupandosi prevalentemente di arte. Da anni si occupa di Comunicazione e Marketing svolgendo attività di Ufficio Stampa, Digital PR, Web Marketing e Social Networking, Community Manager per aziende di vari settori (Food, Fashon, Tourism and Hospitality, Health and Beauty). Ha insegnato Educazione Musicale in strutture per l'infanzia ed è insegnante in scuole secondarie di primo grado. Il teatro è la sua linfa vitale! ★ Sito web personale (attività e servizi offerti): www.luanasavastano.com

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