Fino al 20 novembre al teatro Manzoni a Milano c’è Il malato immaginario della Compagnia Molière e La Contrada Teatro Stabile di Trieste. Nel cast Emilio Solfrizzi, Antonella Piccolo, Lisa Galantini, Sergio Basile, Viviana Altieri, Cristiano Dessì, Cecilia D’Amico, Luca Massaro e Rosario Coppolino.
La storia
La trama del Malato è nota. Argante (Emilio Solfrizzi) è un uomo ricco e ipocondriaco, sempre accompagnato da clisteri e medicine. Si circonda di medici inetti, il dottor Purgone e il figlio, e di furbi farmacisti, che alimentano le sue numerose malattie immaginarie solo per guadagno. Argante è imprigionato nella paura di ammalarsi e vuole addirittura organizzare le nozze della figlia Angelica con un medico, nonostante lei ami un altro. Anche la moglie di Argante, Bellonia, sa che i mali del marito sono infondati, e non vede l’ora di mettere le mani sul patrimonio. La cameriera e il fratello di Argante riusciranno però con un piano ad aprirgli gli occhi.
Sempre verde
Il malato immaginario, che ho visto in teatro più volte, è sempre verde. Un’opera che difficilmente può non piacere. Argante usa le possibili malattie per non affrontare davvero la realtà, ha paura di vivere più che di morire, ma non l’ha capito. Una figlia molto legata al padre, un padre ipocondriaco e chiuso in casa, una moglie avida, un fratello che mette in dubbio le cure eccessive dei medici, la malattia fisica ma anche mentale: temi che appartengono, forse oggi più di ieri, al nostro momento storico e rendono questo capolavoro eterno. Lo spettacolo, tra medicine, segregazione in casa, solitudine e medici parlanti, ci fa fare un grande tuffo nell’attualità.
La comicità è protagonista del Malato immaginario tanto quanto il Malato stesso: lo spettacolo fa ridere, si ride di Argante, di cure improbabili, di malattie dai nomi strambi e dei tanti clisteri che il protagonista fa dietro una tenda in scena.
Il cast
Gli attori compongono una compagnia di professionisti eccellenti: non è frequente trovare spettacoli teatrali dove in uno stesso spettacolo tutti gli attori sono così bravi. Emilio Solfrizzi è un Argante giovane, divertentissimo, lo rende credibile allo spettatore perché è talmente disperato dei suoi mali, che dalla platea si prova vera tenerezza. Un attore strepitoso che per nostra fortuna di spettatori, ci tiene a fare teatro di qualità. Commovente e degna di menzione la scena dove Solfrizzi parla con i fantocci, dando allo spettacolo un bellissimo finale. Le serve di Molière sono sempre protagoniste, e Lisa Galantini è uno spasso, stando in scena con tutta se stessa. Bravissima Antonella Piccolo nel ruolo della moglie del Malato, passa in un attimo dal dolce amore all’avidità ed è perfetta nella parte. Tutto il cast ha una mimica straordinaria, repentini cambi di voce e espressione, sul palcoscenico ci sono attori di grande teatro.
Il malato immaginario con Solfrizzi è uno di quegli spettacoli che merita tanto passaparola: non è qualcosa di già visto, e spero che gli spettatori usciranno dalla sala consigliandolo, e che i professori inviteranno gli studenti a scuola ad andare a vederlo. Fino al 20 novembre al teatro Manzoni a Milano e poi in tante altre città fino alla primavera del prossimo anno.
BIGLIETTI
Prezzi (esclusi diritti di prevendita):
Prestige € 35,00 – Poltronissima € 32,00 – Poltrona € 23,00 – Under 26 anni € 15,50
Per acquisto: biglietteria del Teatro online https://www.teatromanzoni.it/manzoni/it/acquista-online/3034283 telefonicamente 027636901 circuito Ticketone