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Recensione Il Bacio con Barbara De Rossi e Francesco Branchetti al San Babila VISTO IL: 30 GENNAIO 2018 | TEATRO: MANZONI (MI)

  • Pubblicato da Alessio Gaburri
  • 31 Gennaio 2018
  • 2359 Visualizzazioni
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Al Teatro San Babila di Milano dal 30 gennaio al 4 febbraio è in scena Il Bacio, opera dell’autore olandese Ger Thijs con la regia di Francesco Branchetti e traduzione di Enrico Luttmann.

Recensione Il Bacio con Barbara De Rossi e Francesco Branchetti al San Babila

I protagonisti sono due attori di alto livello: Barbara De Rossi e Francesco Branchetti, che tornano in scena insieme dopo il successo di Medea di Jean Anouilh della scorsa stagione.

La trama

Un uomo e una donna si incontrano in un bosco, su una panchina: a incontrarsi non è soltanto la persona, ma anche l’anima. Per lo spettatore non hanno un nome dall’inizio alla fine, elemento che porta a immedesimarsi nella loro vicenda, che ha come denominatore comune l’infelicità dell’individuo.

Lei ha deciso di non prendere la macchina perché vuole passeggiare nel bosco con se stessa: è diretta in ospedale a ritirare i risultati delle radiografie che potrebbero confermare un cancro al seno. Non teme di morire ma ha paura di dover sopravvivere; con il marito parla poco e la figlia è assente. Ha venduto la sua farmacia e ora è in pensione.
Lui è un attore comico mancato: sognava il successo, le tournèe e la televisione, l’amore che ti riempie la vita. I due protagonisti decidono di fare insieme questo viaggio nel bosco, per raccontarsi e farsi compagnia, per dare sfogo ai loro problemi senza sentirsi soli.

Continuano a camminare seguendo la direzione dei cartelli, prendendo nuovi sentieri e scorciatoie, godendo del panorama dall’alto: il tutto dura una lunga e intensa giornata. Le strade e la fatica sono anche la metafora della loro vita e accompagnano i loro racconti.

L’infelicità dell’individuo

Una rappresentazione teatrale caratterizzata da una forte umanità: per lo spettatore è un viaggio nella loro anima, nei loro sogni e desideri, nei loro problemi. Due infelicità diverse da scoprire durante il cammino, che è anche il cammino della vita. I due protagonisti si raccontano la verità ma anche qualche bugia, immaginano “come sarebbe stato se”, si disperano per il passato ma fissano fino in fondo alla platea come a guardare a un futuro nuovo. Tra paure, desideri e frustrazioni, la pièce è una vera e propria indagine psicologica. Trovano punti in comune, continuano a cambiare strada, si allontanano ma si avvicinano fino ad arrivare a un bacio: sul significato del bacio che è anche il titolo dello spettacolo, si lascia l’interpretazione allo spettatore sul finale. Il tema del “fare i conti con la propria vita” è qui trattato in modo forte ma vero e attuale.

Gli attori e la scenografia

Barbara De Rossi e Francesco Branchetti sono bravissimi: la De Rossi in scena è abbastanza statica fisicamente, ma recita con uno sguardo molto evocativo e profondo, raccontandoci una donna fragile dalle mille sfaccettature. Branchetti colpisce nel rendere questo personaggio fuori dalle righe, dinamico e un po’ folle. La scena è semplice e essenziale, con un fondale di pannelli grafici e indicazioni per i sentieri per riprodurre il bosco. Le musiche e gli stacchi di buio accompagnano il racconto e i cambi strada.

Il bacio è uno spettacolo di qualità, ben recitato, struggente ma anche tenero e divertente. La dimostrazione che due personalità differenti, se vogliono, possono trovarsi bene insieme, rivelarsi e sostenersi.

Il Bacio con Barbara De Rossi e Francesco Branchetti al San Babila-locandina

Il bacio dura 2 ore senza intervallo ed è in scena al teatro San Babila di Milano fino al 4 febbraio 2018. Per informazioni e acquisti online: http://www.teatrosanbabilamilano.it/recipe/il-bacio/

– Recensione Il Bacio a cura di Alessio Gaburri –
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Laureato in Comunicazione, Mass Media e Pubblicità allo IULM di Milano (tesi: "Sei Personaggi in cerca d'autore. Dal testo alla scena"), lavora nel settore Marketing, Social e Comunicazione per l'e-commerce IBS.it. Costante della sua vita, lo spettacolo: teatro, televisione e cinema. Si avvicina al teatro grazie alla mamma, che lo porta per la prima volta all'età di 14 anni. Frequenta negli anni delle superiori cinque anni di laboratorio teatrale organizzato dal liceo, e nel 2014-2015 un corso di musical presso il Centro Teatro Attivo di Milano.

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