Al Teatro San Babila di Milano dal 30 gennaio al 4 febbraio è in scena Il Bacio, opera dell’autore olandese Ger Thijs con la regia di Francesco Branchetti e traduzione di Enrico Luttmann.
I protagonisti sono due attori di alto livello: Barbara De Rossi e Francesco Branchetti, che tornano in scena insieme dopo il successo di Medea di Jean Anouilh della scorsa stagione.
La trama
Un uomo e una donna si incontrano in un bosco, su una panchina: a incontrarsi non è soltanto la persona, ma anche l’anima. Per lo spettatore non hanno un nome dall’inizio alla fine, elemento che porta a immedesimarsi nella loro vicenda, che ha come denominatore comune l’infelicità dell’individuo.
Lei ha deciso di non prendere la macchina perché vuole passeggiare nel bosco con se stessa: è diretta in ospedale a ritirare i risultati delle radiografie che potrebbero confermare un cancro al seno. Non teme di morire ma ha paura di dover sopravvivere; con il marito parla poco e la figlia è assente. Ha venduto la sua farmacia e ora è in pensione.
Lui è un attore comico mancato: sognava il successo, le tournèe e la televisione, l’amore che ti riempie la vita. I due protagonisti decidono di fare insieme questo viaggio nel bosco, per raccontarsi e farsi compagnia, per dare sfogo ai loro problemi senza sentirsi soli.
Continuano a camminare seguendo la direzione dei cartelli, prendendo nuovi sentieri e scorciatoie, godendo del panorama dall’alto: il tutto dura una lunga e intensa giornata. Le strade e la fatica sono anche la metafora della loro vita e accompagnano i loro racconti.
L’infelicità dell’individuo
Una rappresentazione teatrale caratterizzata da una forte umanità: per lo spettatore è un viaggio nella loro anima, nei loro sogni e desideri, nei loro problemi. Due infelicità diverse da scoprire durante il cammino, che è anche il cammino della vita. I due protagonisti si raccontano la verità ma anche qualche bugia, immaginano “come sarebbe stato se”, si disperano per il passato ma fissano fino in fondo alla platea come a guardare a un futuro nuovo. Tra paure, desideri e frustrazioni, la pièce è una vera e propria indagine psicologica. Trovano punti in comune, continuano a cambiare strada, si allontanano ma si avvicinano fino ad arrivare a un bacio: sul significato del bacio che è anche il titolo dello spettacolo, si lascia l’interpretazione allo spettatore sul finale. Il tema del “fare i conti con la propria vita” è qui trattato in modo forte ma vero e attuale.
Gli attori e la scenografia
Barbara De Rossi e Francesco Branchetti sono bravissimi: la De Rossi in scena è abbastanza statica fisicamente, ma recita con uno sguardo molto evocativo e profondo, raccontandoci una donna fragile dalle mille sfaccettature. Branchetti colpisce nel rendere questo personaggio fuori dalle righe, dinamico e un po’ folle. La scena è semplice e essenziale, con un fondale di pannelli grafici e indicazioni per i sentieri per riprodurre il bosco. Le musiche e gli stacchi di buio accompagnano il racconto e i cambi strada.
Il bacio è uno spettacolo di qualità, ben recitato, struggente ma anche tenero e divertente. La dimostrazione che due personalità differenti, se vogliono, possono trovarsi bene insieme, rivelarsi e sostenersi.
Il bacio dura 2 ore senza intervallo ed è in scena al teatro San Babila di Milano fino al 4 febbraio 2018. Per informazioni e acquisti online: http://www.teatrosanbabilamilano.it/recipe/il-bacio/