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Recensione Regalo di Natale: il film di Pupi Avati arriva a teatro

  • Pubblicato da Alessio Gaburri
  • 15 Gennaio 2018
  • 3677 Visualizzazioni
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Il Teatro Manzoni di Milano inaugura il 2018 con Regalo di Natale, adattamento del celebre film di Pupi Avati con Gianni Cavina, Carlo Delle Piane, Diego Abatantuono e Alessandro Haber del 1986. Il cast teatrale vede in scena cinque attori di grande esperienza e bravura: Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Gennaro Di Biase. Adattamento teatrale di Sergio Pierattini e regia di Marcello Cotugno.

Foto di scena per la Stampa e Recensione Regalo di Natale

La storia

Quattro amici di vecchia data, Lele, Ugo, Stefano e Franco, la notte di Natale si incontrano per una partita a poker. Nel gioco viene coinvolto da Ugo anche l’avvocato Sant’Elia, un ricco avvocato e imprenditore che loro invitano per avere un “pollo” da spennare. Non vedendosi da molti anni si raccontano a vicenda le proprie vite e, prima di iniziare a giocare, sembra una tranquilla e allegra serata al maschile tra battute, alcol e sigarette. Quando inizia la partita, però, le cose cambiano: ognuno ha i suoi problemi, le sue frustrazioni, e poco denaro. Franco è benestante, è proprietario di un cinema, l’unico ad avere la possibilità economica di sfidare Sant’Elia. Mentre gli altri, a un certo punto, abbandonano la partita, Franco gioca fino all’ultimo 200.000 euro con l’avvocato, e la situazione non è affatto amichevole…

Uno spettacolo contemporaneo

Sul tavolo da poker, oltre a tanti soldi, ci sono i problemi dell’individuo, che giocando e rischiando fa contemporaneamente un bilancio della propria vita. Chi sogna di scrivere un libro e non può permetterselo, chi ha problemi con il fisco, chi vorrebbe ristrutturare il proprio cinema. Fallimenti, bugie e sconfitte vengono fuori lasciando l’amaro allo spettatore. Rispetto al film, lo spettacolo teatrale è ambientato ai giorni nostri, nel periodo della crisi economica in cui molta gente affida al gioco d’azzardo il proprio futuro. Si affronta quindi il tema molto attuale della ludopatia. C’è poi il tema dell’amicizia al maschile: sono amici che si ritrovano dopo troppi anni e, anche se c’è affetto, non si riconoscono più e tendono a scaricare l’uno sull’altro le proprie frustrazioni. Il Natale e il poker non sono abbastanza per riavvicinarli.
Gli attori sono tutti molto bravi, anche se con urla di troppo che non sono poi così giustificate dagli accadimenti. L’idea di mettere in scena Regalo di Natale è originale e insolita, rispetto a ciò che si vede a teatro, ma lo spettacolo è a tratti lento e non coinvolgente, come si può immaginare leggendo la trama. Il secondo atto è più interessante perché si crea tensione sulla posta in gioco.

Locandina Regalo di Natale rid - Michele De Punzio

Foto Michele De Punzio

La scenografia

Un tavolo verde gira mano dopo mano, come se fosse la ruota del destino, creando tensione. La scenografia è semplice con un carrello dei liquori e un albero di Natale stilizzato su una parete e creato dalla luce: nel primo atto è addobbato e rigoglioso, nel secondo è spoglio e secco, perché riflette la prima parte positiva e divertente e poi la seconda che è quella della verità e del fallimento.

Regalo di Natale dura 2 ore e 30 minuti (compreso intervallo) e sarà in scena fino a domenica 28 gennaio al Teatro Manzoni di Milano: dal martedì al sabato, ore 20.45, la domenica alle ore 15.30.

Recensione Regalo di Natale a cura di Alessio Gaburri – 
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Laureato in Comunicazione, Mass Media e Pubblicità allo IULM di Milano (tesi: "Sei Personaggi in cerca d'autore. Dal testo alla scena"), lavora nel settore Marketing, Social e Comunicazione per l'e-commerce IBS.it. Costante della sua vita, lo spettacolo: teatro, televisione e cinema. Si avvicina al teatro grazie alla mamma, che lo porta per la prima volta all'età di 14 anni. Frequenta negli anni delle superiori cinque anni di laboratorio teatrale organizzato dal liceo, e nel 2014-2015 un corso di musical presso il Centro Teatro Attivo di Milano.

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