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I Sacchi di Sabbia tra Abramo e gli Ultracorpi ai Teatri Vita, Bologna

  • Pubblicato da Redazione
  • 6 Marzo 2014
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I Sacchi di Sabbia - Teatri di Vita BolognaDalla sacra rappresentazione alla fantascienza, attraverso il gusto tragicomico de I Sacchi di Sabbia, dal 7 al 9 marzo a Teatri Vita [qui la programmazione] saranno messe in scena due opere agli antipodi e particolarmente evocative della compagnia: Abram e Isac. Sacra rappresentazione in cartoon e Il ritorno degli Ultracorpi. A science fiction.

I Sacchi di Sabbia è una compagnia toscana che si è distinta sul piano nazionale grazie all’invenzione di un linguaggio minimale e coinvolgente, sempre in bilico fra comico e tragico, in cui spiccano figurine sacre ritagliate dai libri pop up e alieni troppo “umani” dal forte accento napoletano. La ricerca si basa sull’essenzialità comunicativa, sull’intrecciarsi di serio e comico, sulla sperimentazione di diversi linguaggi artistici (che spaziano dalle arti visive al mezzo cinematografico, dall’esercizio vocale a un ritmato andamento teatrale). Il risultato sono delle performances apparentemente distanti l’una dall’altra, ma al contrario unite dal file rouge dell’ironia, loro marchio di fabbrica.

Diretti da Giovanni Guerrieri, i Sacchi di Sabbia giocano con i generi e le atmosfere: In Abram e Isac è il libro pop-up il motore del movimento narrativo, mentre Il ritorno degli Ultracopri riprende il film cult di fantascienza “Invasion of the Body Snatchers” di Siegel per una rilettura teatrale declinata con modi che attingono al teatro di Eduardo De Filippo.

Abram e Isac. Sacra rappresentazione in cartoon, scritto da Giovanni Guerrieri e liberamente tratto dalla quattrocentesca “Rappresentazione di Abramo ed Isac” di Feo Belcari, vede in scena tre figure femminili intorno a uno scranno (Arianna Benvenuti, Giulia Gallo, Giulia Solnano), che alzano pile di libri e poi le smontano metodicamente, aprendo un po’ alla volta finestre di racconto. Paesaggi e figurine di carta ritagliata che affiorano dalle pagine dei libri come evocazioni di un mondo in bilico tra quotidianità rurale e lampi di divino. L’ombra di un angelo, l’ascesa di Abramo e Isacco sul monte Moria.

La vicenda di Abramo e Isacco è così raccontata con la “suspance misteriosa di un X-File, la grazia leggera di un fumetto, la stilizzata eleganza di un canto gregoriano” (Rossella Battisti, L’Unità).

In Il ritorno degli Ultracorpi. A science fiction, che vede in scena Gabriele Carli, Giulia Gallo, Enzo Illiano, Giulia Solano e Giovanni Guerrieri, la vicenda prende spunto dal romanzo di fantascienza di Jack Finney ,“The Body Snatchers”, in cui l’invasione del pianeta Terra è scatenata da alieni capaci di clonare perfettamente i terrestri. La duplicazione avviene all’interno di grossi baccelli, che si schiudono una volta compiuto il processo di imitazione e danno vita ad essere umani privi di sentimenti. La trasposizione cinematografica, ad opera di Don Siegel nel ’56, lo trasformò in un cult del genere. Nella versione dei Sacchi di Sabbia però, la clonazione raggiunge il risultato ben diverso generando “umani” altruisti, sensibili e sentimentali, che si commuovo ascoltando l’Aida di Verdi e s’identificano coi giovani amanti destinati alla morte.

Lo spettacolo è esilarante grazie all’utilizzo di una “lirica dialettale” in cui il richiamo alla farsa è evidente in molti aspetti. Il tema del doppio, dei sosia è un classico del teatro, da Plauto a Pirandello e diventa qui occasione per la Compagnia di una “riconciliazione” con la tradizione teatrale, con la commedia in senso arcaico, quella dei carnevali, delle feste dei folli, dei riti di propiziazione. E, nello stesso tempo, fornisce il pretesto – grazie all’idea dei sostituiti – di immaginare l’uomo del futuro. Il passato e il presente, la commedia antica e la fantascienza, vecchie tecniche di teatro e misteri spaziali, si fondono nello sforzo di dar luogo ad altre forme del reale.

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Teatri di Vita
via Emilia Ponente 485, Bologna
Tel: 051.566330
Sito web: www.teatridivita.it

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