Speaking in tongues di Bovell per la prima volta in Italia, a Milano

  • Pubblicato da Redazione
  • 3 Marzo 2014
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Speaking in Tongues_loc

Per la prima volta arriva in Italia Speaking in tongues, l’opera del più famoso autore contemporaneo australiano, Andrew Bovell. Ad ospitarla il Teatro Libero di Milano dal 4 al 14 marzo. La regia è affidata a Michael Rodgers, mentre protagonisti sono Laura Anzani, Nicola Caruso, Margherita Remotti, Giacomo Rabbi.

Due coppie che si accingono a tradire i rispettivi partner, in due diverse stanze d’hotel. La situazione è così simile che a volte entrambe le coppie pronunciano le stesse frasi.
Un amore che riemerge dal passato e un marito che non risponde al telefono. Una donna che scompare lasciando l’auto in panne su una strada deserta e un vicino di casa che è il primo sospettato.

Mentre procede la polifonia, magistralmente composta da Andrew Bovell, e mano a mano che si accumulano gli indizi, queste storie apparentemente diverse si incrociano tra loro in una catena di coincidenze che conducono ad un finale totalmente inaspettato.

Note di regia

Sfortunatamente viviamo nell’era del “non ne ho mai abbastanza”. In un momento storico in cui non c’è nulla di stabile e in cui corriamo per ottenere sempre di più, i livelli d’ansia hanno raggiunto un punto di non ritorno.
Tutto questo mi viene in mente mentre cammino per Milano e mi sento turbato da un mondo che si muove a questa velocità: sms, Facebook, Instagram, WhatsApp, Twitter, e-mail, telefoni, traffico caotico… eppure, da artista, cerco di coglierne il lato positivo. Quanto meno, mi domando il perché, mi chiedo quale sia il senso. Perché guardiamo costantemente il telefono per vedere se qualcuno ci ha mandato un messaggio? Perché vedo per strada persone con la faccia incollata al cellulare? Perché ci affrettiamo a pubblicare foto delle nostre ultime vacanze, del week end, del nostro ultimo amore, foto dei nostri nuovi cani o gatti, del cielo, di una nuvola, di un filo d’erba…? Ci deve pur essere qualcosa di buono in questo, no?

Quando ho letto Speaking in Tongues per la prima volta ho avuto l’inquietante sensazione che raccontasse qualcosa di cui non mi ero reso conto perché sono troppo naive o inconsapevole. Uno stato d’animo che permea questo testo dall’inizio alla fine. Un’onda di qualcosa che ho disperatamente cercato di non sentire perché non volevo vedere l’abisso che avevo dentro. Isolamento. Persone che non sono in grado di conformarsi alla velocità di un mondo in cambiamento e che quindi cominciano a sgretolarsi. Persone che si sono smarrite nella corsa per arrivare prime. Persone che hanno perso la capacità di comunicare con i più intimi. Persone che strisciano nel buio, faticando a dare un senso al tutto. In poche parole, ho visto me stesso.

Mentre camminavo per tornare a casa, ha squillato il telefono e ho notato che avevo cinque messaggi su WhatsApp. Così ho inserito il mio codice e ho guardato insaziabile le foto del mio bimbo appena nato, che mia moglie mi aveva mandato. Allora ho capito perché facciamo tutto questo. Ci fa sentire parte di qualcosa, ci fa sentire uniti gli uni agli altri. Tutte le volte in cui abbiamo la sensazione di parlare una lingua sconosciuta, questo ammorbidisce il dolore causato dalla solitudine, dall’isolamento. Questi momenti critici fanno si che ne valga la pena. (Michael Rodgers)

Speaking in tongues_Rassegna_Italian Movies
Speaking in tongues

di Andrew Bovell
regia Michael Rodgers
con Laura Anzani, Nicola Caruso, Margherita Remotti, Giacomo Rabbi
traduzione Giovanni Mannarà
scenografia Mauro Radaelli
luci Massimiliano Gatti, Alessandro Tinelli
costumi Marianna Redaelli
produzione Merenda

Prezzo biglietti: Intero: € 19,00 | Under 26: € 15,00 | Over 60: € 11,00 | Allievi Teatri Possibili con carta TP CARD: € 6,00 (prima rappresentazione € 3,00)
Orario spettacoli: dal lunedì al sabato ore 21.00 | domenica ore 16.00

 

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Teatro Libero
Via Savona 10 Milano
Tel: 02-8323126
Mail: biglietteria@teatrolibero.it
Sito web: www.teatrolibero.it

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