Fino al 14 aprile al teatro Manzoni a Milano è in scena “Fiori d’acciaio” di Robert Harling; con Barbara De Rossi, Martina Colombari, Gabriella Silvestri, Alessandra Ferrara, Caterina Milicchio e Cristina Fondi. La regia è di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado.
La storia
Bracciano. Sei amiche si incontrano regolarmente nel negozio di Tamara, la parrucchiera del paese.
Si raccontano gioie e dolori della vita e costruiscono negli anni una vera amicizia. Tamara è solare e ironica, Luisa è polemica e irascibile, Marilù è una dolce mamma preoccupata, Clara è la benestante del gruppo, Stella desidera un figlio ma il diabete è un problema, Anna è dolce e sognatrice.
La loro è una quotidianità condivisa di amiche che si vogliono bene, si ascoltano, si comprendono e si supportano.
Il commento
“Fiori d’acciaio” è quella che definirei una commedia drammatica. Sei donne di diverse generazioni, ceto sociale e temperamento, affrontano insieme le vicissitudini quotidiane, tra felicità e sofferenze. Lo spettacolo è divertentissimo e triste allo stesso tempo: in scena ci sono la malattia del diabete su una giovane ragazza, mariti incontrollabili, passati di violenza domestica, viaggi, shopping, rumori molesti dei vicini… il tutto tra un colpo di spazzola e una manicure!
Se da locandina e descrizione ci si potrebbe aspettare una trama prevedibile e già vista, in realtà siamo davanti a uno spettacolo dolce-amaro con risvolti inaspettati, risate e pianti, e una scorrevolezza che fa di “Fiori d’acciaio” uno spettacolo leggero ma ben confezionato, che permette di passare una bella serata di svago e riflessione.
La forza e la sincerità di queste amiche arriva tutta allo spettatore.
La bravissima e giovane Alessandra Ferrara è Stella: una ragazza diabetica che desidera un figlio, e ci riesce nonostante lo sconsiglio dei medici. Barbara De Rossi è sua madre Marilù: protettiva, pazza d’amore per la figlia. La De Rossi, dopo i successi di “Medea”, “Lettere d’amore” e “Il padre della sposa”, è una signora della scena: ci regala un personaggio dolce, emotivo, arrabbiato. Verso la fine, con luci perfette, emoziona con un monologo intenso e urlato. Martina Colombari è Anna: apprendista parrucchiera nel negozio, buona, religiosa e dalla contagiosa simpatia romagnola. Come attrice teatrale migliora e convince sempre di più per spontaneità e per come la vedi a proprio agio sul palcoscenico. Gabriella Silvestri è Luisa: lunatica, stravagante e polemica, regala grosse risate colorate dalla romanità. Caterina Milicchio è Tamara, frizzante e sognatrice; Cristina Fondi, con un bellissimo timbro vocale, è la signora aristocratica del gruppo. Un perfetto mix di talento recitativo e anime femminili che fanno di queste donne dei veri “Fiori d’acciaio”.
Si vogliono bene, mettono in scena prove d’amicizia vera rendendo questo spettacolo tenero, e portandoti a riflettere su quanto è bello avere amici veri con cui condividere, piangere, ridere, dare e ricevere aiuto.
La scenografia è bella e curata, con sullo sfondo immagini del lago di Bracciano.
Perché andare al Manzoni entro il 14 aprile? Perché ci sono attrici bravissime che raccontano storie profonde emozionandosi loro stesse.
BIGLIETTI
Per acquisto: biglietteria del Teatro
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