Io l’ho sempre chiamata patria racconta Sandro Pertini a Milano

  • Pubblicato da Redazione
  • 19 Maggio 2014
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Io l_ho sempre chiamata Patria_sandro pertini

Dal 22 al 25 Maggio, presso il Nuovo Teatro Ariberto a Milano, sarà in scena la commedia teatrale Io l’ho sempre chiamata patria con la regia e il testo affidati a Marco Filatori, e con le interpretazioni di Marco Filatori e Mauro Negri che raccontano un particolare periodo della vita di Sandro Pertini e la sua relazione con l’idea di “Patria”, troppo spesso lasciata nel dimenticatoio dal popolo Italiano.

Di Sandro Pertini si è detto e scritto tanto, ma il suo periodo al fronte è sempre stato poco praticato. Forse perché più lontano nel tempo, o ritenuto, a torto, meno appassionante dei successivi – la lotta antifascista tra le due guerre, i 15 anni di prigione e la condanna a morte, la lotta Partigiana, la partecipazione alla lotta politica nel secondo dopoguerra, la Presidenza della Repubblica… – o ancora, meno celebrativo. Ma in quei mesi in trincea, tra fango e pidocchi, a rischiare la vita e ammazzare ragazzi della sua età, comandando uomini a volte molto più vecchi di lui, quel ragazzino è cresciuto di colpo. E ciò che ha visto e vissuto è entrato nel suo bagaglio di uomo e di politico, contribuendo a farne la figura che conosciamo.

Così Marco Filatori commenta e presenta il debutto del suo spettacoloIo Io l’ho sempre chiamata patria:

Il racconto inizia nel Luglio 1932 nel sanatorio giudiziario dell’isola di Pianosa, in provincia di Livorno, che in realtà è un carcere. Qui, tra gli “ospiti” c’è proprio Sandro Pertini, detenuto Politico.
Il secondino Sbarufatti Luigino, milanese, è appena stato trasferito dal carcere di San Vittore a Milano alla prigione sull’isola nel Tirreno. È costretto dal direttore Caddeo a tentare di carpire informazioni all’irriducibile detenuto politico Pertini Sandro. Contando sul fatto che nella Grande Guerra i due erano commilitoni: l’uno tenente e l’altro, il Luigino, soldato semplice ai suoi ordini. I gerarchi sperano che la confidenza tra i due reduci possa portare il Pertini a sbilanciarsi e a fare nomi di altri antifascisti. La circostanza è immaginaria, ma la prigionia a Pianosa del futuro Presidente della Repubblica Italiana e la figura del direttore Caddeo sono reali. Da questo “pretesto drammaturgico” nasce il racconto dei due soldati al fronte. Episodi veri tratti da racconti di Pertini e altri creati sulla base di letture e ricerche sull’argomento. E sullo sfondo l’Italietta fascista, prepotente e ignorante, violenta e narcisista che non riuscì mai a piegare un gigante come Sandro Pertini.

Orari spettacoli: 21-22-23-24 maggio ore 20:45 | 25 maggio ore 16:30
Prezzo biglietti: intero 12 euro | studenti 8 euro | Gruppi con più di 15 persone 10 euro
È possibile prenotare i biglietti sul sito del teatro www.nuovoteatroariberto.it nell’apposita sezione “Prenotazioni e prezzi”.

Io l’ho sempre chiamata patria – Sandro Pertini

di Marco Filatori e Daniele Giulietti

[box type=”info” border=”full”] Nuovo Teatro Ariberto
Via Daniele Crespi 9 – Milano
Tel: 02/58104586
Sito Web: www.nuovoteatroariberto.itPagina Facebook

Come raggiungere il Nuovo Teatro Ariberto:
MM2: Fermate Sant’Agostino e Sant’Ambrogio
Autobus: 74, 47 e 59 (capolinea P.za Cantore), 94 (Piazza Resistenza Partigiana)
Tram: 14 e 2 (Corso Genova – Via Ariberto)
Parcheggio BikeMi: Piazza Sant’Agostino
Parking a pagamento: Via Ariberto
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