Stagione 2017-2018 Teatro 7 Roma all’insegna della comicità intelligente

21 novembre – 17 dicembre
Teatro 7 srl presenta:
Federica Cifola, Beatrice Fazi, Giulia Ricciardi
TRE STREMATE E UN MAGGIORDOMO
di Giulia Ricciardi
Giungiamo felicemente al quarto episodio stremato e questa volta troviamo le tre in un piccolissimo appartamento tutto firmato ikea. L’aria “precaria” della location suggerisce una situazione apparentemente temporanea ma che ci fanno lì? L’arcano è presto svelato. Nel giorno del suo compleanno, Marisa si è fatta un regalo: ha lasciato su marito ed è scappata in un mini appartamento dove ha deciso di vivere da sola perché stanca di un rapporto coniugale che non funziona più da anni. Marisa accusa il marito di non fare niente, di avere tutto il peso della gestione familiare sulle sue spalle, di essere stata costretta a lasciare il suo lavoro di arredatrice di interni proprio spinta dal marito che ai tempi era il suo capo. Tra una chiacchera e l’altra anche Elvira e Mirella tirano fuori le loro frustrazioni e la loro delusione nei confronti dell’universo maschile. Viviamo in una società che vuole la donna sempre efficiente, scattante e in grado di occuparsi di qualsiasi cosa. Eppure, le donne ancora oggi, vivono quasi sempre posizioni subordinate, come se fossero “condannate” alla dipendenza. Il burqa che Elvira ogni tanto indossa, ha solo manifestato apertamente una subordinazione che esiste anche nel modernissimo occidente. Ma le donne non erano principesse che andavano protette e servite? Ecco a cosa dovrebbe servire un marito: a servire! Non vogliamo di certo ridurlo al rango di cameriere: potremmo pensare però a quello di maggiordomo. Anche Mirella ed Elvira dunque decidono di non tornare a casa e di fare dei videomessaggi ai consorti in cui dettano le regole per il loro autorilascio. Ognuno dei mariti dovrà dimostrare alla propria compagna, attraverso un videomessaggio, non solo di sapersela cavare da solo ma di essere disposto a servire con devozione la consorte, come farebbe il maggiordomo più dotato… Finché morte non li separi.
regia: Michele La Ginestra

19 dicembre – 7 gennaio
Teatro 7 srl presenta:
Michele La Ginestra e Sergio Zecca
DUE DI NOTTE
di Massimiliano Bruno, Sergio Zecca e Michele La Ginestra
Grande successo della scorsa stagione, con esauriti a raffica e numerose richieste di nuove repliche. Uno spassosa commedia per raccontare una trasmissione radiofonica come non l’avete mai vista… anzi, ascoltata! La vigilia di Natale, i conduttori di “Due di Notte”, una rubrica notturna di Green Dimension Sound, sono costretti a lavorare nonostante sia un giorno di festa. L’atmosfera natalizia amplifica le loro chiacchiere strampalate, gli scherzi telefonici e gli interventi di ospiti a sorpresa. Uno spettacolo estremamente divertente e con un pizzico di poesia che riporta insieme sul palco gli amici di sempre La Ginestra e Zecca.
regia: Michele La Ginestra e Sergio Zecca

9 gennaio – 11 febbraio
Marco Zadra
SARTO PER SIGNORA
di Georges Feydeau
Yvonne si accorge, di prima mattina, che suo marito, il dottor Moulineaux, non è in camera e lo sospetta di infedeltà. Giunge la madre di Yvonne, la combattiva Signora Aigreville, la quale si rende conto dell’esistenza di problemi nel matrimonio della figlia. Poco dopo giunge a casa il dottore che cerca di discolparsi con la moglie e la suocera. Inizia da qui una serie di equivoci e finzioni che porterà il dottore a trasferirsi in un appartamento che prima ospitava una sarta. Tra personaggi divertentissimi, situazioni ingarbugliate, gags e ritmi forsennati, la storia procede, tra risate e sorprese, verso il finale. Un testo, appartenente alla storia del teatro comico moderno, che sembra scritto su misura per la genialità eclettica di Marco Zadra.
con: Marco Zadra, Francesca Baragli, Fernanda Candrilli, Sara Felci, Christian Galizia, Giancarlo Porcari, Tiko Rossi Vairo, Antonella Salerno
regia: Marco Zadra

13 febbraio – 4 marzo
Teatro 7 Srl presenta:
Michele La Ginestra, Massimo Wertmuller
COME CRISTO COMANDA
di Michele La Ginestra
Anno 33 d. c., Palestina. È notte: due uomini, vestiti con tuniche e mantelli, sono seduti in una sorta di bivacco in mezzo al deserto, un luogo che rappresenta la solitudine e l’isolamento dal resto del mondo. Parlano sommessamente per non essere scoperti, con la paura di essere stati seguiti da qualcuno; si capisce che sono in fuga, ma nonostante la situazione, cercano di mascherare la propria ansia, parlando delle cose di tutti i giorni, (il mangiare, il lavoro, il rapporto con l’altro sesso) in modo scanzonato e divertito. Dai dialoghi pian piano si intuisce che sono due soldati romani, ma non due qualsiasi: uno, Cassio, è il centurione alla guida dei legionari al momento della crocifissione di Gesù sul Golgota; l’altro è Stefano, un suo soldato, quello che diede da bere a Cristo, acqua e aceto. L’evento che sconvolgerà l’umanità ha stravolto, inconsapevolmente, anche le loro vite; i due non potranno fare a meno di confrontarsi, animatamente, alla ricerca di alcune risposte…ma non tutto, nella vita, si può spiegare con l’esperienza e la logica! Ci sono delle emozioni, che vanno al di là dei cinque sensi, per spiegare le quali è necessario abbandonarsi all’ascolto… e forse, solo allora, si riuscirà a sentire risuonare “una musica melodiosa”.
regia: Roberto Marafante

6 – 25 marzo
TAXI A DUE PIAZZE
di Ray Cooney
con: Matteo Vacca, Marco Morandi, Alessandro Tirocchi, Morgana Giovannetti, Maurizio Di Carmine, Ludovica Di Donato, Gabriele Carbotti
La storia del tassista bigamo che diverte e affascina gli spettatori di tutto il mondo garantendo risate senza sosta dal 1983, una commedia brillante dove le contraddizioni, le bugie, la suspense, gli equivoci, la parodia, il dialogo rapido e incisivo, i colpi di scena e i ritmi mozzafiato, sono studiati ad arte per ottenere straordinari effetti comici con grande divertimento del pubblico. Il protagonista Mario Rossi, è un uomo dal nome banale, l’aspetto ordinario, un lavoro comune (fa il tassista) e una vita semplice: bella casa, moglie innamorata, abitudini consolidate. Una vita talmente serena che Mario l’ha moltiplicata per due! Bigamo soddisfatto, vive infatti con la moglie Carla a piazza Risorgimento e con la moglie Barbara a piazza Irnerio, Ovviamente Carla non sa di Barbara e viceversa. Grazie ai turni del suo lavoro e ad una pianificazione perfetta di orari e spostamenti, tutto scorre felicemente, con le due donne totalmente inconsapevoli l’una dell’altra. Tutto si complica quando, per salvare un’anziana signora da uno scippo, Mario riceve una brutta botta in testa che lo costringe, privo di sensi, al ricovero in ospedale, lì fornirà due indirizzi di residenza diversi, e la denuncia arriverà quindi a due diversi commissariati che manderanno ad indagare due diversi investigatori. Nonostante l’aiuto del “fidato” amico e vicino di casa (di Carla) Walter Fattore, tutto il castello di bugie architettato da Mario pian piano si sgretolerà. Quello che segue è una serie di equivoci, coincidenze, bugie e mistificazioni della verità, che coinvolgono anche l’altro vicino di casa (di Barbara), l’eccentrico Bobby, che intrigano, trascinano e divertono lo spettatore per tutta la durata della pièce.
regia: Matteo Vacca

3 – 15 aprile
Enzo Casertano & Friends
1989
di Fabio Mureddu
Napoli, 9 novembre 1989. In un grande palazzo settecentesco vive ancora Donna Matilde, ultima discendente della nobile famiglia, ormai decaduta, un tempo unica proprietaria dell’intero stabile. Negli anni, sfumata la grande ricchezza, il palazzo è andato perso, frammentato in appartamentini, bassifondi, botteghe e scantinati, popolandosi, di un variegato mosaico di umanità, in quella promiscuità tutta napoletana tra povertà e ricchezza, miserie e nobiltà. Ma la Principessa non si è rassegnata alla decadenza e, approfittando oltre ogni limite del magro stipendio del suo devoto figliolo, pretende di rinnovare l’appartamento, facendo la cucina all’americana, aperta sul salone. Ma cosa succede se due maldestri operai ungheresi, chiamati per risparmiare, sbagliano parete rendendo il salone della vecchia Principessa un tutt’uno con quello dei vicini, i poverissimi Ciro e Apollonia Colapesce, musicisti ambulanti? Cosa ci può essere di più assurdo? Forse, il fatto che, proprio quel giorno, il 9 Novembre 1989, anche a Berlino, hanno buttato giù un MURO. Signore e signori, ecco a voi un rigurgito di guerra fredda nei vicoli dei Quartieri Spagnoli.

17 – 22 aprile
Beatrice Fazi
CINQUE DONNE DEL SUD
Cinque donne, cinque generazioni, cinque caratterizzazioni che la poliedrica Beatrice Fazi ci fa incontrare in questo suo debutto nel monologo. Che poi, tanto monologo non è, visto che sul palco c’è una sola attrice, è vero, ma i personaggi sono parecchi e ognuno di loro ci fa conoscere un pezzo di storia: la sua personale ma anche quella del nostro Paese. Con un tono sempre in bilico tra il brillante e la commozione e uno sguardo fortemente ironico su chi siamo stati e chi diventeremo, Beatrice Fazi ci racconta come è cambiata la nostra vita: la coppia, il matrimonio, i rapporti tra genitori e figli, l’emancipazione femminile, il progresso di un mondo che cambia e che ci cambia. Dal 1887 al 2017, passando attraverso cambiamenti epocali, abitudini e superstizioni, leggende e folclore e viaggiando dal Sud Italia al Nuovo Mondo, attraversando grandi rivoluzioni, delusioni e speranze, passando dalla vita contadina a quella iperconnessa, il filo rosso che accomuna queste cinque donne è la convinzione che il futuro ci riservi grandi sorprese. La mamma meridionale, la ribelle femminista, la figlia dei fiori svampita, la donna manager e l’adolescente nativa digitale: cinque donne che non si capiscono tra loro ma in fondo si assomigliano. E scopriranno che il luogo da cui scappare diventa quello in cui tornare, perché le nostre radici sono importanti, anche quando vogliamo dimenticarle.
scritto e diretto da Francesca Zanni

24 –29 aprile
Federica Cifola
MAMMA…ZZO
di Marco Terenzi e Federica Cifola
A grandissima richiesta torna per una sola settimana “Mamma…zzo”, il one woman show di Federica Cifola, che ironizza sul ruolo di madre, ponendosi dubbi e inquietanti interrogativi, analizzando anche i percorsi di alcune mamme famose della storia, della politica e dell’attualità. Ma nessun consiglio di una mamma, potrà mai aiutare veramente un’altra mamma. Perché ogni giorno una mamma si sveglia e sa che un bambino piangerà e che quel bambino vorrà essere abbracciato soltanto da lei. Uno spettacolo che vede Federica Cifola in scena da sola per poco più di un’ora, anche se lei vorrebbe farlo durare di più, per rientrare a casa dalle sue due bambine il più tardi possibile… quindi… chiedete un Bis!
regia: Marco Terenzi

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Fondatrice del blog di teatro "Vista Sul Palco". È laureata con Lode in Musicologia (Università degli Studi di Pavia) con specializzazione in teatro musicale contemporaneo (titolo della tesi: Jesus Christ Superstar: genesi, critiche e analisi dell'Opera Rock), ha conseguito un Master in Marketing per le Imprese di Arte e Spettacolo presso l'Università Cattolica di Brescia. È redattrice per testate di cultura e spettacolo e ha collaborato con alcune realtà teatrali cittadine per la comunicazione e la promozione di eventi: tra queste Teatro PalaBrescia (poi PalaBanco di Brescia e ora GranTeatro Morato) e Residenza Idra (Spazio TeatroIdra). Ha scritto per testate giornalistiche del settore economico-culturale, occupandosi prevalentemente di arte. Da anni si occupa di Comunicazione e Marketing svolgendo attività di Ufficio Stampa, Digital PR, Web Marketing e Social Networking, Community Manager per aziende di vari settori (Food, Fashon, Tourism and Hospitality, Health and Beauty). Ha insegnato Educazione Musicale in strutture per l'infanzia ed è insegnante in scuole secondarie di primo grado. Il teatro è la sua linfa vitale! ★ Sito web personale (attività e servizi offerti): www.luanasavastano.com

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