Recensione Dirty Dancing Italia: applausi per il nuovo allestimento
Recensione a cura di Luana Savastano –
Dirty Dancing è tornato… “Più forte di prima!” Nove mesi dopo il debutto assoluto al Barclays Teatro Nazionale di Milano (era ottobre 2014), si può dire che lo spettacolo ha letteralmente cambiato pelle… scenica.
La storia è sempre la stessa, quella del film, come recita il sottotitolo “The Classic Story on Stage”, ma gli elementi di contorno si sono rinnovati, conferendo al lavoro di Federico Bellone una messa in scena più viva, elettrizzante, che non annoia e diverte (anche tanto!).
Andiamo con ordine. Ciò che salta subito all’occhio è la scenografia (a cura di Roberto Comotti, professore emerito dell’Accademia di Belle Arti di Brera), diventata ora praticabile e perfetta nel ricreare gli ambienti del film: l’esterno del resort “Da Kellerman”, la camera degli ospiti, la sala per feste e ricevimenti. Su questa scenografia, fatta di girevoli, si muovono tutti i personaggi, che ora entrano e ora escono dall’alloggio con disinvoltura e padronanza dei tempi.
Dirty Dancing, però, non sarebbe “Dancing” senza le coreografie. Ed ecco l’altro punto di forza dello spettacolo. Maestra d’arte di questa rinnovata edizione, per la componente coreografica, è Gillian Bruce, che dà quel giusto tocco un po’ “Dirty” ai balli di gruppo e ai “passi a due”.
E veniamo a loro, i protagonisti di questa nuova – e riuscita – seconda messa in scena. Non solo Johnny e Baby, alias Gabrio Gentilini e Sara Santostasi, ma anche il corpo di ballo e gli attori adulti che, capitanati da performers di grande esperienza come Simone Pieroni (Dr. Jake Houseman) e Natalìa Magni (Marjorie Houseman), entusiasmano e divertono con dialoghi spesso spiritosi (la traduzione è di Alice Mastroni).
Percepibili sono l’energia e l’intesa che le circa dodici settimane di programmazione della passata edizione hanno creato tra il cast, cui si sono aggiunte alcune new entry. Sara Santostasi e Gabrio Gentilini sono una perfetta coppia scenica, complici e con quella verve di sensualità che piace. Lui si conferma essere un ballerino dalle doti eccezionali, molto migliorato anche nella recitazione (probabilmente ha fatto tesoro dell’esperienza televisiva in “Forte Forte Forte”); lei ha fatto suo il personaggio di Baby, dolce e sensibile ma non per questo meno decisa e determinata nel modo di agire e di pensare. Inutile dire che il momento più atteso è arrivato alla fine dello spettacolo: il salto in platea di Johnny, seguito e sostenuto da tutto l’Ensemble che balla sulle note di Time Of My Life. La conclusione è perfetta, con la mitica presa dell’angelo proprio come nel film (a me, che ero in ottava fila, è bastato alzare lo sguardo per vedere da vicino il volto sorridente ed emozionato di Sara).
Visto con quanta carica l’intero cast si è dato al pubblico, è giusto menzionare tutti: Federica Capra (PennyJhonson), Giuseppe Verzicco (Robbie Gould), Mimmo Chianese (Max Kellerman), Irene Urciuoli (Lisa Houseman), Rodolfo Ciulla (Neil Kellerman), Marco Stabile (Billy Kostecki), Renato Cortesi e la new entry Nicoletta Ramorino, ossia i coniugi Schumacher che hanno intavolato deliziosi siparietti. E ancora: Andrea Tebaldi (Neil Kellerman), l’altra new entry Daniela Pobega (Elizabeth), Todd Hunter (Tito Suarez), Lynn Jamiesson (Vivian/ Ensemble), Sara Marinaccio (Ensemble), Paki Vicenti (Ensemble), Giulia Patti (Ensemble), José Antonio Dominguez (Ensemble), Elvira Zingone (Ensemble), Gianmarco Capogna (Ensemble), Matteo Tugnoli (Ensemble), Gaia Barlocco (Swing), Alex Botta (Swing).
Non tarda ad arrivare nemmeno il lieto fine, come nelle storie più belle (ma attenzione, il tema ancora attuale della didiscriminazione raziale si sente, eccome): c’è sempre una seconda possibilità, per chi sa accettare e perdonare. Così, emozionante (e commuovente), è la scena della riconciliazione tra padre e figlia, tra il Sig. Houseman e Frances Houseman, ormai non più “Baby”. Completano il cerchio le canzoni eseguite in lingua originale dal vivo dalla band diretta da Simone Giusti.
Nella calda estate milanese dominata dall’Expo, Dirty Dancing ha acceso gli animi del pubblico in sala, regalando la voglia di tornare a vederlo (c’è tempo fino al 26 luglio).
Un ringraziamento, quindi, alla produzione (Wizard Production), che ha deciso di riportare a Milano questo spettacolo, e al regista Federico Bellone, che ha avuto la prontezza di dare, con l’ausilio dell’autrice del film Eleanor Bergstein, presenza fondamentale per questo riallestimento, una seconda vita ad una storia dall’inarrestabile successo.
Tutte le informazioni sullo spettacolo su -> www.dirtydancingmilano.it
Dirty Dancing… Il cast della seconda edizione
Sara Santostasi FRANCES “BABY” HOUSEMAN
Gabrio Gentilini JOHNNY CASTLE
Federica Capra PENNY JOHNSON
Simone Pieroni DR. JAKE HOUSEMAN
Mimmo Chianese MAX KELLERMAN
Irene Urcioli LISA HOUSEMAN
Natalìa Magni MARJORIE HOUSEMAN
Andrea Tibaldi NEIL KELLERMAN
Marco Stabile BILLY KOSTECKI
Daniela Pobega ELISABETH
Renato Cortesi MR. SCHUMACHER
Nicoletta Ramorino MRS. SCHUMACHER
Todd Hunter TITO SUAREZ
Giuseppe Verzicco ROBBIE GOULD
Sonia Lynn Jamieson VIVIAN
Sara Marinaccio ENSEMBLE
Paki Vicenti ENSEMBLE
Giulia Patti ENSEMBLE
José Antonio Dominguez ENSEMBLE
Elvira Zingone ENSEMBLE
Gianmarco Capogna ENSEMBLE
Matteo Tugnoli ENSEMBLE
Gaia Barlocco SWING
Alex Botta SWING
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